On Stage: 3 AUG
Quanta strada bisogna percorrere da una capanna di legno nei boschi dell’Ontario fino ai piedi dell’Alta Murgia? Potrebbe essere questa la prima domanda che rivolgeremmo a Taylor Kirk e i suoi Timber Timbre, che in quasi 20 annni di carriera e 7 dischi, ci hanno abituato a ballad psichedeliche e cinematografiche, intrise di echi morriconiani e calde note folk.
Lungo i palchi in giro per il mondo, tra etichette indipendenti e un tocco sensuale e delicato, il suono dei canadesi non si è mai snaturato. La voce e la chitarra di Kirk raccontano storie sotto forma di canzoni, pochi orpelli ed effetto scenico assicurato: anche in grandi spazi all’aperto, sarà come ascoltare un navigato crooner al bancone di un saloon.
Tanti sono i pezzi iconici della band, a partire da “Hot Dreams”, dark ballad sensuale ed eterea in cui la voce di Kirk si abbraccia all’incedere del sax che, alla fine del brano, definisce l’ascesa sonica di un’estasi da ballroom vecchio stile. Non fa eccezione “Lovage”, uscito ad ottobre 2023 [Hot Dreams] a ben sei anni di distanza dal precedente “Sincerely, Future Pollution” [2017, City Slang]. Kirk non ha perso il suo fascino: i ritmi ammiccano agli anni Settanta e all’exotica, i versi rimangono quelli che hanno fatto innamorare milioni di noi. Un live in full band per cui essere impazienti.